Le sedie dormono in piedi (Nazim Hikmet)

Le sedie dormono in piedi

anche il tavolo

il tappeto sdraiato sul dorso

ha chiuso gli arabeschi

lo specchio dorme

gli occhi delle finestre sono chiusi

il balcone dorme

con le gambe penzolanti nel vuoto

i camini sul tetto dirimpetto dormono

sui marciapiedi dormono le acacie la nuvola dorme

stringendosi al petto una stella

in casa fuori di casa dorme la luce

ma tu ti sei svegliata mia rosa

le sedie si sono svegliate

si precipitano da un angolo all'altro anche il tavolo

il tappeto si è messo a sedere

gli arabeschi hanno aperto i petali

lo specchio si è risvegliato come un lago all'aurora

le finestre hanno spalancato

immensi occhi azzurri

il balcone si è risvegliato

ha tirato su dal vuoto le gambe

i camini dirimpetto si son messi a fumare

le acacie han cominciato a chiacchierare

sui marciapiedi la nuvola si è svegliata

ha lanciato la sua stella nella nostra stanza

in casa fuori di casa la luce si è risvegliata

si è versata sui tuoi capelli

è colata tra le tue palme

ha cinto la tua vita nuda i tuoi piedi bianchi.


Nazim Hikmet
(1902-1963)

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