Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bei ciclo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.
E da quel giorno molte lune
trascorsero nuotando per il ciclo.
Forse i susini ormai sono abbattuti;
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so il tuo pensiero.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.
Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questo ricordo e non potrò scordare:
era bianca e scendeva giù dal? alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
la nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.
Bertold Brecht (1898-1956)