Rimembranza (Emily Brontë)

Freddo nella terra – pesa su te la neve profonda,

lontano, lontano, isolato, freddo nella tetra tomba!

Ho dimenticato, mio unico amore, di amarti,

divisa infine dall'onda del tempo che tutto divide?

Non vagano più, in solitudine, i miei pensieri

oltre le montagne, là, sulle sponde del nord,

riposando le ali dove erica e felci, per sempre,

per sempre nascondono il tuo nobile cuore?

Freddo nella terra – e il gel odi quindici inverni,
da quelle scure colline, si è sciolto in primavera:
si, è fedele lo spirito che ancora ricorda
dopo tali anni di mutamenti e sofferenze.

Dolce amore della giovinezza, perdona, se ti dimentico,
mentre la corrente del mondo mi trascina;
altri desideri, altre speranze mi chiamano,
speranze che offuscano, ma non recano offesa!

Non una nuova luce si è accesa nel mio cielo,
non un nuovo mattino è mai sorto per me;
la gioia della mia vita veniva dalla tua cara vita,
la gioia della mia vita è nella tomba con te.

Ma, quando perirono i giorni dorati del sogno
né la disperazione poteva ancora distruggere;
imparai allora che si può amare l'esistenza,
e darle forza e nutrirla, privati della gioia.

Allora frenai le lacrime della vana passione –
svezzai il mio giovane spirito dal desiderio del tuo;
gli negai il desiderio bruciante di correre
in quella tomba che già era più che mia.

E ancora non oso lasciarlo languire,
non oso accogliere l'estasi e la pena del ricordo;
se bevessi a fondo di questa angoscia sublime,
non potrei più cercare il vuoto mondo.

Emily Brontë

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