E finalmente ho trovato
chi mi è necessario:
qualcuno ha bisogno di me
– come aria.
Quanto più nero e mortale –
più necessario è il bisogno
dell'altro – di te. Di chi
non può fare a meno
di me – suo pane e respiro.
Occorro – a qualcuno:
accorro, rispondo
al primo richiamo.
Più alto, più certo e sicuro
delle montagne: a qualcuno
serve una mano: la mia!
sulle piaghe!
E tutto il braccio – nel fuoco!
Più della luce degli occhi
mi serve l'umano bisogno
di me – come fiato.
Marina Ivanovna Cvetaeva (1892-1941)