Voi che per li occhi mi passaste ‘l core (Guido Cavalcanti)

Voi che per li occhi mi passaste 'l core

e destaste la mente che dormia,

guardate a l'angosciosa vita mia,

che sospirando la distrugge Amore.

E vèn tagliando di s' gran valore,

che' deboletti spiriti van via:

riman figura sol en segnoria

e voce alquanta, che parla dolore.

Questa vertù d'amor che m'ha disfatto

da' vostr' occhi gentil' presta si mosse:

un dardo mi gittò dentro dal financo.

Si giunse ritto 'l colpo al primo tratto,

che l'anima tremando si riscosse

veggendo morto 'l cor nel lato manco.


Guido Cavalcanti
(1259-1300)

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